venerdì 16 dicembre 2011

una mamma sulle mamme

Ieri sera leggo che risponde a un post di un amico su facebook (eh, già) con una frase che cito :"Siii, minchia ci vlevaaaaa". Per cui le dico "Minchia ci vleva?" e lei anche un pò scocciata mi risponde"e mamma ho sbagliato a scrivere, ho saltato la vocale adesso correggo" "INTENDEVO MINCHIA AMORE, NON LA VOCALE MANCANTE".
E con questa amorevole conversazione mi riparte il loop. Naturalmente lo spunto è la situazione disastrante che si è creata in classe della ragazza che dice addirittura "minchia"
"mi sa che sono una pessima madre". questo è il pensiero. poi a volte ci ripenso, analizzando il prodotto.
"sono delle pessime madri". questo è l'altro pensiero. a volte analizzando il prodotto ci penso.
mi sono fermata a riflettere e ho cercato di tornare indietro con la
memoria.
Ma io alle medie cosa facevo e cosa pensavo? E come erano i miei compagni?
Spesso capitava che fuori da scuola i maschi si menassero, facevano i dispetti alle femmine. E qualche ragazza ha tirato
qualche calcio. E abbiamo litigato e ce ne siamo dette di tutti i colori.Abbiamo preso le note. Onestamente mia mamma non ha mai creduto al mio"NON HO FATTO NIENTE, è LA PROF". Ha sempre pensato che se un prof dava una nota di classe forse me la meritavo o forse no ma non era considerata una vera e propria nota. Se invece la nota era per pochi intimi era impensabile che io fossi ferma e zitta in un angolo altrimenti non sarebbe successo. Ma quello che a me è stato insegnato è che la classe è un
gruppo. E tutti abbiamo sempre difeso tutti. E chi fa la spia non è figlio di Maria. E col senno di poi sono felice che sia andata cosi. Vedo ancora e sento ancora i miei compagni delle medie e quando ci incontriamo per caso sono baci e abbracci di affetto fraterno. E per questo sto cercando di fare la stessa cosa con i miei figli. Mi ricordo che quelli più casinisti avevano le più brave che li coprivano. E addirittura mi ricordo, pensate un po¹, che dalle medie e per tutte le superiori ci passava i
compiti in classe. Le verifiche di matematica me le faceva la Barbara, e io facevo inglese a lei. E via dicendo.
l'altro giorno la mia ragazza era disperata per il sequestro del suo cellulare. Me l 'ha raccontato. Era disperata a scuola. Poi le è stato restituito? E sapete perché? Perché quella pecora nera di del suo compagno , ha detto "lei non c'entra niente,
è tutta colpa mia". Io trovo che sia nobile. E lei infatti non è piu arrabbiata con lui, essendo lei stata "scagionata" dal momento in cui lui si è assunto in toto la sua responsabilità.
E comunque se lei avesse avuto il telefono in cartella tutto ciò non sarebbe successo. Quindi a ognuno il suo. Chi più chi meno.
L'anno scorso era sempre colpa di uno, quest'anno è di un altro.l'anno prossimo? Chi sarà? E al liceo? E al lavoro? No perché io qualche prepotente lo incontro ancora adesso. Spesso dipende da come mi pongo io davanti alla prepotenza, spesso mi rendo conto che ci sono persone aggressive e arrabbiate per chi sa quelli motivi.succede anche che un giorno trovano qualcuno piu
prepotente e piu aggressivo di loro. E a quel punto spesso si danno una calmata. Spesso qualcuno è solo giocerellone. Spesso qualcuno è adolescente. E ha bisogno di CRESCERE. Coi propri tempi. E far diventareuna persona sempre il colpevole io penso sia agghiacciante.
Detto questo, continuerò a insegnare ai miei figli a dare una possibilità
a tutti, senza essere buona samaritana e a raccontare le cose senza
giudizi e pre giudizi. E spero che mi vada sempre bene.

Ogni 30 ragazzi ce ne sono circa 5 che sono in grado di non soffrire troppo perchè un compagno lo prende in giro. 25 genitori su 30 sono convinti di avere i figli più bravi dell'universo, li difendono a spada tratta e non mettono mai in discussione il fatto che forse in adolescenza qualche balla la raccontino. é solo mia figlia che dice le parolacce?

A lei ho detto che dallo strizzacervelliprima o poi ci capitano tutti. Se vuole le scrivo già adesso un bigliettino per quando ci andrà con scritto "è COLPA MIA-FIRMATO LA MAMMA"

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